gusti di frontiera Gorizia 2016Mancano davvero poche ore alla tredicesima edizione di Gusti di Frontiera, la rassegna più amata dai golosoni del Triveneto.

L'attesissima manifestazione enogastronomica che da spazio alle eccellenze locali  e alle diverse culture gastronomiche come momento di scambio e reciproca conoscenza attraverso il palato non trascura il divertimento, inserendo nella propria rassegna il " Torneo senza confini " , che vedrà per quattro indimenticabili giorni partecipare alla rassegna di calcio a 7 i nostri ospiti del Centro Diurno La luna azzurra assieme all'Associazione Bellaria Solidarietà . - spiega il Presidente della Bellaria, Christian Martini - Sei sono le squadre partecipanti : Gorizia, Udine, Venezia, Barcellona (Spagna), Pontedera e Rappresentativa Afgana. Il torneo è previsto dal 23 al 25 settembre e i giocatori alterneranno allo sport momenti di visita guidata del territorio con momenti di degustazione all'interno del panorama gastronomico dell'evento. "Per tutti noi rappresenta un ennesimo momento di confronto e scambio non solo a livello calcistico ma anche metodologico. - continua Christian Martini - Gli amici di Gorizia e comunque del Friuli per storia e tradizione sono stati i precursori di una riabilitazione psicosociale attraverso lo sport e questi momenti ci permettono di crescere e vedere le cose da altre prospettive oltre che mantenerci in allenamento per l'inizio del campionato che avverrà verso fine ottobre." Senza Confini è infatti il primo e unico torneo calcistico internazionale al quale partecipano giovani con disabilità psico-sociali dovute a malattia mentale. L'obiettivo di questo importante appuntamento è proprio quello di creare un'occasione di scambio culturale per questi giovani, oltre che un'opportunità concreta di socializzazione e pratica sportiva. La peculiarità dell'evento è che all'interno delle varie formazioni giocano persone disabili accanto a operatori sociosanitari e volontari, regalando così al pubblico uno splendido esempio di convivenza e amicizia. La partecipazione al torneo di Gorizia  ha avuto, e continua ad avere l'obiettivo di dimostrare che l'attività sportiva ha un gran potenziale socializzante, oltre che riabilitativo terapeutico. Attività sportiva intesa, dunque, come un'occasione per promuovere, attraverso lo sport, il protagonismo delle persone, senza esclusione alcuna, per creare legami sociali nel contesto territoriale più allargato , che aiutino a superare il pregiudizio e lo stigma sul disagio mentale, attraverso l'incontro, la conoscenza e la condivisione delle esperienze. E' studiata ormai la funzione terapeutica del calcetto e di come riesca a innescare una serie di comportamenti positivi, creare relazioni e il sentimento di appartenenza di gruppo, mobilitare tutti i sensi, favorire la cura del sé, la riappropriazione corporea, oltre a far emergere tutta una serie di stimoli che costringono alla "naturalità", alla concretezza, al protagonismo dei ragazzi e al confronto con la realtà.

 

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