IMG 20160914 WA0004Per il secondo anno consecutivo il laboratorio Magia d'un filo del Centro diurno La Luna Azzurra ha realizzato, all'interno del progetto regionale " Scuola senza zaino " a cui hanno aderito gli Istituti Comprensivi Gandhi di Pontedera e Giovanni Falcone di Cascina, 150 borse di jeans.

" Magia d'un filo è un laboratorio di “riciclo creativo” che ha una lunga storia alle spalle di cucito storico : presente da diversi anni all’interno del servizio di salute mentale della Valdera e, in particolar modo nel nostro Centro Diurno La Luna Azzurra, - spiega Mariagrazia Martucci, educatrice professionale - esiste da diversi anni perché ha avuto e continua ad avere ad oggi una forte valenza terapeutico/riabilitativa per le persone che ne fanno parte e siamo contenti di inserirlo all'interno del progetto " Scuola senza zaino ", che proietta la scuola  in una dimensione nuova, diversa e sicuramente stimolante. Togliere lo zaino è  un gesto reale, infatti  gli studenti delle scuole sono dotati di una cartellina leggera per i compiti a casa, mentre le aule e i vari ambienti vengono arredati con mobilio funzionale e dotati di una grande varietà di strumenti didattici sia tattili che digitali. - spiega Mariagrazia Martucci -  Ma togliere lo zaino ha anche un significato simbolico in quanto vengono realizzate  pratiche e  metodologie innovative in relazione a tre valori a cui ci si ispira:  la responsabilità, la comunità e l’ospitalità. Si tratta  di realizzare una scuola diversa da quella tradizionale che è normalmente  impostata sull’insegnamento trasmissivo e  standardizzato impartito nei tipici ambienti definiti  cells & bells (celle e campanelle), unidimensionali, dove  aule spoglie sono ammobiliate con le consuete file di banchi posti di fronte ad una cattedra, cui fanno da riscontro disadorni atri e  vuoti spazi connettivi. IMG 20160914 WA0001Nessuno si è mai domandato perché un qualsiasi lavoratore trova i propri strumenti del mestiere sul posto di lavoro al contrario degli studenti. - continua - In effetti lo zaino comunica un senso di precarietà e di inadeguatezza,  non a caso è stato inventato – come si può facilmente leggere in un qualsiasi vocabolario -  per gli alpinisti e per i soldati con il chiaro scopo di affrontare luoghi inospitali. Rendere le scuole ospitali è, dunque, un impegno di cambiamento. IMG 20160914 WA0003 E tuttavia l’ospitalità implica non solo costruire ambienti belli ed amichevoli, ma anche accogliere le diversità, far sì che ciascuno diventi responsabile per i propri e gli altrui talenti, originalità, bisogni e in generale per il precorso di crescita e di apprendimento. " " Ci auspichiamo che il nostro laboratorio cresca nel tempo e di conseguenza anche il coinvolgimento delle scuole; - conclude l'educatrice - durante gli anni il laboratorio si è trasformato seguendo vari modelli teorici di riferimento, fino ad arrivare agli ultimi anni, dove l’esigenza di innovazione è diventata per noi operatori della salute mentale prioritaria. Innovazione si traduce in quello che facciamo ogni giorno e che ci ha portato a rivedere il nostro lavoro e il nostro modo di fare azione sul territorio. Azione sul territorio in termini di apertura al contesto socio-culturale in cui viviamo, ma soprattutto di responsabilità professionale rispetto al nostro ruolo che ci vede promotori di salute per tutti. Da ultimo, ma non per questo meno importante -  sottolinea - l’obiettivo di Magia d'un filo è, visti i tempi di crisi e tagli in cui versa il sistema sociale quello di rifarsi al modello dell’ economia sociale , quello di produrre reddito in primis come forma di autofinanziamento e poi ci piacerebbe poter pensare che per qualcuno , col tempo e con le dovute azioni burocratiche necessarie potesse diventare una reale possibilità di lavoro."IMG 20160914 WA0002

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