Si è conclusa anche quest'anno la settimana delle Special Olympics di Livigno!
Dopo la consueta gara di slittini, le squadre partecipanti, provenienti da tutta Italia, hanno sfilato dal Comune alla Chiesa.
La sera dopo cena tutti i ragazzi si sono ritrovati nel palazzetto dello sport di Livigno, dove hanno allestito gli stand e ogni squadra ha esposto la propria proposta per la mascotte 2019. I ragazzi Paim hanno realizzato, nelle scorse settimane, Tom il cervo, utilizzando dei legni trovati nel parco di San Rossore, e di cui hanno inventato anche una storia, che potete leggere qui sotto.
La seconda giornata è iniziata con la corsa con le ciaspole, una sorta di racchetta da neve. I ragazzi che non possono deambulare, invece, hanno partecipato ad una corsa a bordo di piccoli gommoni, trainati dai ragazzi delle medie di Livigno, che va detto, hanno assistito i concorrenti in tutte le fasi dell'evento: sono un'ossatura veramente importante dell'evento, da sempre!
Il pomeriggio invece le squadre hanno fatto una escursione in altura usando la funivia e, dopo cena, è stato tempo di una serata danzante presso il palazzetto dello sport (in Plaza Plachéda, che in dialetto vuole dire "piazza coperta").
Per l'ultimo giorno di Olimpiadi, i ragazzi sono stati accompagnati alla diga per una visita, poi ancora tutti insieme in Plaza Plachéda, per un pranzo cucinato dalla scuola alberghiera del posto. Qui è avvenuta la premiazione, quest'anno siamo arrivati noni!
Nel pomeriggio i ragazzi hanno visitato la storica latteria, prima di salutarsi e darsi appuntamento alle Special Olympics 2019!
Le avventure di Tom: vacanze e giochi olimpici a Livigno NOI... “che ditta”!
Un pezzo di carta tutto disegnato, segni, scarabocchi, forme, neve, mare, sole, nuvole, pezzi di legno, tronchi... un cervo di nome Tom che piace a tutti. Scia sulla neve insieme a Pinguino e Pupazzo di neve, mangia l’erba brucando come le mucche, sta nei boschi, ascolta la musica, balla ed è felice. Felicità, Amore, Allegria, Speranza.
È strano, è fatto di legno! Legni trovati al mare, in passato erano alberi vivi e rigogliosi, prima di esser tagliati da un uomo per scaldarsi dal freddo inverno. Essi rotolarono giù dalla montagna e quasi per magia iniziarono ad unirsi fino a formare un groviglio di: rami, ramoscelli, tronchi e pigne.
Rotolarono, precipitarono.
Il groviglio arrivò fino al mare dove un pescatore notò il guazzabuglio e lo imbarcò sulla sua nave pensando di poterlo utilizzare per costruire nuove canne da pesca.
Approdarono a Pisa.
Grazie al continuo andare e tornare dalle onde il grande ceppo iniziò a prendere forma: albero, rami, foglie, ceppo, guazzabuglio e poi cervo dal naso rosso.
Il pescatore di nome Geppetto decise di tenerlo con sé.
Il cervo era nato in montagna per poi trasferirsi al mare esattamente come fanno i ghiacciai al giungere della primavera, si sciolgono e si ricongiungono con le acque dell’oceano.
Tom stava imparando a nuotare fino a quando non sprofondò giù. Venne salvato da Geppetto che pensò di saltare in groppa al simpatico animale per donarlo a NOI, ma prima si fermò a bere un caffè!
Il regalo non fu molto gradito e abbandonato in un garage. Tom non era felice del nuovo alloggio: sconforto, solitudine, tristezza, disperazione, rabbia, si sentiva stanco e pensava di soffrire un po’ di cuore.
Ideaaa: “Un giorno scapperò saltando nel bagagliaio!”. Lo fece, Tom, lo fece in un giorno all’attività.
Il cervo vivente vuole tornare in montagna, la montagna è: bianca, aria fresca, sole, neve, si mangia bene, si riposa. Odore di: fiori di bosco, di pino, di abeti, pace, serenità e divertimento.
Così Tom pensò bene di esser abbastanza coperto di peli per poter tornare al suo freddo paese d’origine viaggiando in pullman con i nuovi amici che erano diretti a Livigno per la nuova stagione dei Giochi Olimpici Invernali Special Olympics.