20161105 100713Il concetto di “ spettro autistico” che propone la Professoressa Liliana Dell’Osso, Direttore della Clinica Psichiatrica dell’AOUP, contro lo stigma, prevede in tutti noi un gradiente di neuro diversità.

Si tratta di una dimensione in cui ad un polo si colloca l’autismo, patologia grave, diagnosticata nell’infanzia, al polo opposto la “ normalità” e, a ponte tra i due estremi, i numerosi casi con i sintomi lievi o tatti simil-autistici come deficit relazionali e dell’empatia. Questi possono complicarsi con la maggior parte dei disturbi mentali, generalmente a seguito dell’esposizione a traumi , ma talora raggiungono livelli di eccellenza. L’umanità per il suo progresso ha bisogno della neurodiversità e il disturbo mentale che vi si può associare è un rischio che, da un punto di vista evoluzionistico, vale la pena di correre. Il Presidente della Società della Salute, Sandra Capuzzi, intervenendo ha sottolineato il merito della Cooperativa Paim che rappresenta certamente un elemento di ricchezza per l’offerta di servizi socio sanitari del territorio pisano: è necessario continuare a creare  sinergie e collaborazioni tali da integrare e rafforzare la rete dei servizi territoriali del Durante e Dopo di Noi. “ La Casa Famiglia di Pontasserchio è un esempio da esportare di solidarietà e reciprocità; – commenta Sandra Capuzzi – e la sua storia ci insegna che si possono superare gli ostacoli e le difficoltà non rimanendo isolati ma dialogando con il territorio intercettando quelli che sono i bisogni.”  “ Sostenere i bisogni delle persone disabili e promuovere la loro autonomia valorizzando quello che abbiamo conquistato è la direzione giusta. Dopo dieci anni di impegno in prima linea a Pisa per il Dopo di Noi – spiega Giuseppe Cecchi, ex dirigente asl –  oggi ribadiamo che occorre sempre di più fare rete per dare una risposta seria e concreta alle tante persone disabili che altrimenti rischiano di rimanere sole e senza sostegno. La Casa Famiglia di Pontasserchio è un esempio di come si  possano donare speranze e certezze  a persone in difficoltà e di come si possano anticipare i tempi realizzando una struttura che oggi più che mai è un esempio di buone prassi a livello nazionale capace di inserire realmente i bisogni all’interno di un servizio efficiente. ” “ La Stella Maris, in qualità di ente di ricerca, opera in collaborazione con Anastasis e con altre università italiane per la creazione di applicazioni per la riabilitazione: – continua la Dott.ssa Stefania Bargagna, neuropsichiatra infantile e ricercatrice dell’Istituto Scientifico Stella Maris – l’obiettivo è quello di lavorare per aumentare i livelli di qualità della vita del disabile andando ad incidere sui difetti di funzionamento partendo dal presupposto che si può imparare e acquisire nuove abilità cognitive anche da grandi.  Con il trattamento riabilitativo a distanza – spiega –  sperimentiamo nuove modalità di trattamento affiancando percorsi riabilitativi individualizzati che permettono di gravare meno sulla famiglia.” Concludono la tavola rotonda “Ieri…oggi e domani ? confronto e qualità di vita del disabile “ gli interventi dell’Assessore al sociale del Comune di San Giuliano Terme, Franco Marchetti e del Direttore della Società della Salute, Alessandro Campani. “ L’obiettivo che ci prefissiamo per i prossimi anni è quello di mettere mano agli aspetti sì organizzativi ma anche e soprattutto a quelli culturali – conclude Alessandro Campani – perché nessuna zona è un’isola solitaria e  solo continuando a camminare ponendo attenzione a quello che troviamo sulla strada possiamo essere davvero di aiuto.” “ Il marchio di fabbrica del nostro Comune è da sempre la capacità di accoglienza e il saper investire su un’integrazione sociale e culturale attenta alla disabilità :  – finisce l’Assessore Marchetti – la grande partecipazione al decennale della Casa Famiglia di Pontasserchio è il segno che  qualcosa di importante è stato costruito. “



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