20161021 153644L' Associazione Dinsi une man (dal friulano: " diamoci una mano" nel senso della reciprocità), costituita legalmente a Pisa nel maggio 1995 , ONLUS dal 1997 , autorizzata al funzionamento dalla Azienda ASL di Pisa dal 2004 come “ Laboratorio Polifunzionale Territoriale di socializzazione“ si propone di condividere alcune esperienze con persone disabili, famiglie comprese.

Gli utenti, ai quali l’attività è proposta, sono disabili di varia natura e tipologia ( handicappati psichici , fisici , motori e sensoriali): oltre che un' assistenza generica, vengono proposte attività occupazionali attraverso percorsi personalizzati concordati con le Assistenti Sociali del Distretto Integrato della Società della Salute dell’Area Pisana. I laboratori sono gestiti totalmente da operatori aderenti all’Associazione alcuni dei quali operano nel settore con esperienza acquisita da più di 20 anni : collaborano con essi anche educatori che seguono gli utenti a domicilio e integrano la loro attività seguendo l’utente presso i  laboratori. Tutte le  attività sono concordate con le Assistenti Sociali dei Distretti Socio-Sanitari di appartenenza e con le figure professionali deputate al sostegno psicoterapeutico degli utenti , con la supervisione della famiglia con la quale l’Associazione collabora ampiamente . La collocazione in una unità “ Casa Aperta – Laboratorio “ ha contribuito a dare una diversa connotazione globale al laboratorio che ha acquistato valenze emotive e relazionali nuove dovute alla convivenza con una famiglia aperta e disponibile al rapporto con il disabile e la sua famiglia . La condivisione non si limita ai soli soggetti in difficoltà ma coinvolge in molteplici occasioni e modalità le loro famiglie e tante altre famiglie collaborative e disponibile incrementando così la socializzazione globale dell’utente. L’unità “casa aperta – laboratorio “ dell’Associazione assume una valenza sociale notevole permettendo di essere una complessa “stazione diurna” aperta all’utenza del Territorio Pisano. A seconda delle esigenze, gli operatori si riuniscono per verificare l’attività e stabilire la programmazione di tutta la settimana . Durante queste riunioni vengono discusse anche le problematiche di tipo relazionale tra chiunque faccia parte del Laboratorio , dei rapporti con eventuali educatori e soprattutto con le famiglie e i Servizi Sociali . 20161021 153723Tutti gli operatori si devono far carico di una forma di “ricerca di mercato” che consiste nel prendere coscienza dei punti più convenienti dove fare le spese per il materiale e del materiale che è più opportuno procurarsi , e consiste inoltre nell’informarsi e nel ricercare quali siano i prodotti più utili da confezionare , gli oggetti più richiesti sul mercato e sui quali quindi impostare la nostra attività “produttiva” ecc. Ogni operatore è preparato alle diverse relazioni sociali che il laboratorio può intessere con persone o altre realtà esterne (associazioni, artigiani, artisti ) così come con altre realtà ove vivono o lavorano soggetti portatori di handicap. Nel progettare le proprie attività , l’Associazione si propone un atteggiamento di valutazione critica e di flessibilità nel tentativo di capire le reali dinamiche presenti nelle situazioni problematiche affrontate e le esigenze che ne derivano. Nel realizzare le proprie attività , privilegia la disponibilità di chi mette a disposizione sensibilità maturata nell’esperienza , risorse umane e materiali , e la pazienza che viene dalla consapevolezza che si tratta di un lavoro lungo e difficile in cui è ammesso l’errore , ma doveroso è l’imparare da esso. o dei ragazzi in difficoltà. 20161021 154134" I nostri laboratori di falegnameria, pittura e cucina - spiega Giuseppe, un operatore dell'Associazione che segue i ragazzi nel laboratorio di falegnameria - hanno come obiettivo primario quello di rendere i nostri utenti il più possibile autonomi : l'operatore cerca di intervenire il meno possibile nelle attività svolte assumendo dunque un ruolo di spettatore. Cerchiamo di interferire con i meccanismi disfunzionali dei ragazzi cercando di migliorare le loro abilità residue: il nostro compito principe è quello di curare la condivisione, le relazioni, la socialità attraverso il fare. Piccoli gesti come riordinare la cucina dopo aver preparato il pranzo, sistemare gli oggetti che ci servono per creare nel laboratorio di falegnameria, sono grandi passi verso una vita indipendente. Adesso con gli ospiti di Marciana stiamo creando quattro terrari che poi regaleremo alla scuola elementare " Collodi" che ne usufruirà come base per un piccolo orticello curato dai bambini. Le attività nel laboratorio di falegnameria sono molteplici : lavori con il recupero del legno, oggetti per la scenografia degli spettacoli teatrali, creazione di utensili per abbellire la nostra casa, e tutto ciò che suggerisce la fantasia dei nostri ragazzi.20161021 153736

 

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