IMG 20161016 WA0002Camminare è un'attività piacevole, naturale, sana, che consente un contatto diretto con l'ambiente che ci circonda.

" E' difficile spiegare a parole quanto sia bello camminare. E' un'azione lenta, che permette di osservare anche le piccole cose: è silenziosa, ritmica, faticosa, ma non estenuante. - spiega Valentina Cottone, psicologa clinica e delle salute, tecnico della riabilitazione psichiatrica ed esperta dei procedimenti di apprendimento, oltre che educatrice della RSD Borgo dei Colori - Non si deve far ricorso a mezzi meccanici: si parte e ci si ferma quando più lo si desidera, seguendo il nostro ritmo. Per lo più è gratis e permette di godere dello spettacolo sempre nuovo della natura. Noi, con i nostri ospiti, abbiamo notato i benefici che comporta questa semplice azione e non perdiamo occasione, anche la domenica, di camminare all'aria aperta. Il verbo passeggiare - indicato sul vocabolario come camminare senza fretta per svago - conserva un sapore di antico, rievoca momenti di calma, di riflessione, di contatto diretto con l'ambiente. Oggi è riconosciuto a livello scientifico che l’atto del passeggiare ha in sé un grande potere terapeutico, sempre più raro e prezioso coi i ritmi frenetici dei tempi moderni. Camminare all’aria aperta, infatti, amplia le potenzialità del pensiero creativo e riequilibra mente e corpo. Ieri come oggi, il valore terapeutico del passeggiare resta intatto. - continua l'educatrice -  Facendo lunghe passeggiate, soprattutto se immersi in un ambiente naturale (campagna, bosco, prati, montagna), l’organismo può attingere alle frequenze riequilibranti delle tre maggiori fonti di energia della natura, che permettono di ottenere benessere psico-fisico: la luce /energia del Sole;  il suono del canto degli uccelli, del vento, degli animali, dell’acqua di un ruscello, ecc ; le sensazioni tattili date dal contatto con il terreno, spesso sconnesso e non uniforme,  permettono di attivare meccanismi propriocettivi, oltre che riequilibrare il baricentro; inoltre vento, sole, erba, alberi stimolano il sistema tattile della pelle e quello olfattivo, grazie ai profumi e agli odori della natura.  Attraverso il passeggiare il sistema endocrino beneficia degli stimoli luminosi naturali, riequilibrando i ritmi circadiani, che spesso vengono perduti lavorando in ambienti chiusi con illuminazione artificiale. Il sistema neurologico beneficia dell’ascolto dei suoni della natura, aiutando il cervello a modificare le onde cerebrali e portando al rilassamento mentale e fisico. Il sistema immunitario/linfatico beneficia della stimolazione tattile, perché essa viene riattivata e si potenziano così le difese immunitarie. Pertanto, passeggiare serve molto perché camminando nella natura viene nutrito l’intero sistema neuro-endocrino-immunitario e risulta così possibile, con maggiore facilità, ripristinare l’equilibrio psicofisico della persona, alzando anche il tono dell’umore e, non ultimo, il potere creativo della mente e dell’immaginazione. Una passeggiata amplia le potenzialità del pensiero creativo: questa tesi è confermata dalla ricerca di un gruppo di scienziati dell’Università di Stanford in California, e presentata sul Journal of Experimental Psychology: Learning, Memory and Cognition, la pubblicazione ufficiale dell’American Psychological Association. La ricerca degli scienziati californiani dimostra che una passeggiata all’aria aperta  o, in mancanza di questa possibilità, anche una breve camminata in ufficio o anche il semplice movimento delle gambe sotto una scrivania non pregiudica affatto la concentrazione, ma anzi la stimola.

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