20161005 162917Mercoledì pomeriggio alcuni ospiti del Centro Diurno Il Quadrifoglio si sono recati allo Spazio Leopoldo per passare un pomeriggio davvero speciale in compagnia della musicoterapeuta Serena Panicucci.

" La musicoterapia è una disciplina relativamente recente che sta sempre più prendendo spazio nelle strutture di ogni ordine e grado del nostro paese. - spiega la musicoterapeuta Serena Panicucci - Si utilizza il suono, la musica, il movimento con l'obiettivo di migliorare la qualità della vita e di riabilitare o recuperare le persone. La musicoterapia studia il rapporto tra il suono e l'essere umano, essa permette di capire attraverso un codice alternativo rispetto a quello verbale. Si può usare la musica per catturare l'attenzione, stabilire un dialogo e quindi ancora condurre la persona ad un obiettivo voluto. Attraverso la terapia musicale vengono messe in gioco le abitudini, i significati palesi e inconsapevoli, le aspirazioni, i problemi vivi e angoscianti, la ricerca di significati, rendendo l'esperienza sonoro-musicale molto meno banale di quanto possa apparire a prima vista e di notevole valore se affrontata correttamente." 20161005 170455"Gli obiettivi della musicoterapia sono quelli di aprire canali di comunicazione; migliorare la socializzazione e l'interazione, incoraggiando al sorriso, al gusto di vivere, cercando di far vivere esperienze positive e gratificanti. Inoltre, stimola le funzioni cognitive, attivando le capacità di base partendo da ciò che la persona è in grado di fare: attenzione, concentrazione, percezione, osservazione, prontezza di riflessi, analisi e sintesi, valutazione, memoria, classificazione, senso cronologico, rapporto spazio-tempo. Stimola le capacità sensoriali ed intellettive, la manualità e il corretto coordinamento del proprio corpo, sviluppando la propria creatività. " " La metodologia cambia a seconda delle situazioni e delle dinamiche che vanno sviluppandosi nell'utenza. Si lavora partendo dalle capacità del soggetto: lo stimolo avviene tramite la musicoterapia recettiva e attiva. Quella recettiva si basa sull'ascolto guidato della musica che può evocare sensazioni e stati d'animo che fanno parte della persona; la musicoterapia attiva rende partecipe al cento per cento l'utente che è portato a sentire, comprendere, creare, senza coercizioni, libero di scegliere lo strumento che per lui in quel momento è più significante, comunicare con se stesso e agli altri attraverso ritmo, timbri, melodie, volumi in cui si sente bene, con una esperienza di sé globale. Tutto viene verificato periodicamente tramite l'osservazione durante le attività con schede personali che servono come punto di riferimento per rendersi conto del cammino intrapreso e del progresso negativo o positivo dell'utente stesso. "20161005 171009

 

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