20160923 164350L’arte non viene a dormire nei letti che le hanno preparato, scappa appena si pronuncia il suo nome: quello che ama è l’incognito. I suoi momenti migliori sono quando dimentica il suo nome.”

Sono le parole dell’artista francese Jean Dubuffet, che nel 1945 coniò la nozione di art brut, un’arte senza alcuna traccia di intellettualismo e pretese culturali: l’art brut designa opere realizzate da persone indenni da cultura artistica, nelle quali il mimetismo, contrariamente a ciòche avviene negliintellettuali, abbia poca o nessuna parte, in modo che i loro autori traggano tutto dal loro profondo e non da stereotipi dell’arte classica o dell’arte di moda. L’Art Brut, arte grezza , arte degli alienati, di malati mentali, persone che hanno per lo più subìto grossi traumi nella vita ma che non hanno alcuna nozione accademica, artistica, estetica dell’arte stessa.; un’arte praticamente libera da qualsiasi contesto culturale, non intellettualistica, e forse per questo più significativa in quanto incondizionata dal sistema-mercato dell’arte, personale, fortemente inconscia. Franco Turini , che dal 2004 vive e dipinge nella Casa Famiglia di Marciana di Cascina gestita dalla Cooperativa Paim, nei suoi quadri esprime tutto questo: un artista con una ricchezza interiore notevole, un animo affettuoso, positivo e con una voglia intensa di comunicare agli altri attraverso la pittura. Oggi, nei locali del Bar Salvini sul Viale delle Piagge, l’inaugurazione della mostra dei suoi quadri; il ricavato della vendita sarà devoluto alle popolazioni colpite dal recente terremoto di Amatrice.20160923 175817 “ Nella sua pittura le figure geometriche prevalgono con spezzate spigolose e puntute che si alleggeriscono diventando angoli che non bucano, perché levigati ed addolciti dalle varietà di colori vivaci ed armoniosi. – spiega il promotore culturale Aldo Baiocchi, figura di notevole importanza nella crescita artistica di Franco – Il filo conduttore di tutti i lavori di Franco è la grande fantasia, che è anche libertà e volo per allontanarsi dalle asprezze dalla vita; ci regala ogni volta, con grande generosità, i suoi luoghi e le sue emozioni senza chiedere mai nulla in cambio perché ogni volta regala il suo valore artistico agli altri, che vivono momenti di difficoltà, come in questa occasione, per i terremotati di Amatrice.” “ Vivere di emozioni  e rappresentarle con le forme ed i colori  è  come  vivere la stessa  mistica  emozione  della  musica, partecipando ad un concerto nella cattedrale. – interviene la critica d’arte, Sandra Lucarelli – Franco  respira da anni l'aria solenne dei monumenti  in Piazza  Dei Miracoli che per lui è  un ambiente di sintonia  naturale, liberatore di originalità. Con la cura di un cesellatore incastra forme e cromie in un mosaico lirico che cambia i toni e le connotazioni della realtà. La lente di Franco va all'aura delle cose, alla loro sostanza energetica ed emozionale. Si scioglie la visione in un ensemble cromatico che armonizza ogni contesto. Le cose possono cambiare  vita, così come  gli esseri umani, sviluppando potenzialità in progressione. Cercare il genere di orientamento visivo può stimolare a capire questo mondo dell'arte contemporanea, ad entrarci dentro, per comprenderne il significato più  intimo ed il nesso che la riconduce al suo Autore. È un cammino non solo interpretativo ma anche psico-analitico, che incentra l'attenzione sul suo creatore, sulle proprie qualità, sui propri limiti umani e sulle attrattive estetiche che ne derivano. Quello di Franco – conclude la Lucarelli – è un incoraggiamento a pensare all'arte come  ad una componente essenziale ed imprescindibile della vita, per mantenere la  mente sempre  pronta a quell'intuizione del miracolo creativo.”20160923 164624 “ Franco Turini è un campione di recupero – interviene Anna Batini, responsabile sviluppo e politiche sociali della Cooperativa Paim – un esempio di nobiltà d’animo per tutti noi; ha respirato l’amore della Casa Famiglia Marciana facendo propri i valori che gli educatori con grande continuità professionale hanno saputo trasmettergli e ha saputo fare di ogni suo quadro un’esperienza di vita aprendoci le porte al suo mondo fantastico con una disinvoltura disarmante come solo i grandi artisti sanno fare.” “ La Casa Famiglia di Marciana è un luogo aperto che non conosce muri – conclude Aldo Baiocchi – è un ponte verso continui stimoli esterni capace di cogliere svariate opportunità e Franco Turini ne è la dimostrazione lampante; con la sua fantasia sbrigliata ci fa conoscere i luoghi a lui più cari facendo vibrare le corde del cuore.”20160923 173334

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