stimolazione basale 2Al Centro Diurno Il Quadrifoglio si riparte con il  laboratorio di " Stimolazione Basale ”, una speciale tecnica riabilitativa nata negli anni '70 grazie all’intuizione del pedagogista e psicologo Andreas Frolhlich.

Si tratta di uno speciale approccio, rivolto a persone con disabilità grave, che ha l'obiettivo di riattivare l’autonomia (anche se limitata) della persona. La mancanza di movimento impedisce alla persona con grave disabilità di entrare in relazione in maniera soddisfacente con il mondo esterno e lo limita fortemente nella percezione di sé e del proprio corpo. Attraverso l'utilizzo di diverse posture, la stimolazione basale permette all'individuo di percepirsi avvertendo un forte benessere psicofisico. Compito degli educatori sarà comprendere i bisogni reali della persona, sostenendola e accompagnandola in una qualunque tipo di attività. Prevede la possibilità di sperimentare il movimento attraverso la stimolazione vestibolare, di vivere esperienze tattili attraverso la stimolazione somatica e la stimolazione orale, di fare esperienze di percezione profonda del proprio corpo attraverso la stimolazione vibratoria.  stimolazione basaleLa stimolazione vestibolare: è la prima delle stimolazioni a cui è sottoposto un essere umano (avviene già nella pancia della mamma); permette di soddisfare il bisogno di movimento e la sua percezione da parte della persona con disabilità. I materiali utilizzati sono: contenitori che ruotano, sacchi di stoffa, rulli. La stimolazione somatica: è una stimolazione corporea che permette alla persona disabile di percepirsi attraverso la pelle. La pelle è il nostro organo percettivo più importante e ci permette di captare in maniera più ampia diversi stimoli (freddo, caldo, la pressione, il movimento, il contatto e la personale percezione del mondo). Per realizzare questa stimolazione servono vari oggetti: materiali con diverse superfici più o meno ruvidi (asciugamani con e senza ammorbidente, pelle... ), spugne, stoffe, palline ricoperte con vari materiali, spazzole con setole più o meno morbide. La stimolazione orale: è una stimolazione il cui fine è quello di abituare la persona con disabilità ad essere toccata senza fastidi sul viso e di diminuire il bisogno di mettere le mani in bocca. Gli oggetti utilizzati sono: palline di gomma, spazzolino da denti, spugnette, giochi di gomma da mordere, oggetti caldi e freddi, ecc...La stimolazione vibratoria: ogni individuo, sin dall’inizio della sua vita, è sottoposto ad un influsso vibratorio (si pensi, in gravidanza, al battito del cuore della mamma). Una parte della stanza sarà arredata con dei tavoli dove sarà possibile proporre attività di gruppo indipendenti dalle attività occupazionali ma che siano fine a sé stessi, come opportunità espressive e di mediazione che offrano spazio all'ascolto e alle esigenze di ciascuno.stimolazione basale3

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