fuocoLa terapeuta in Globalità di Linguaggi al Centro Diurno Quadrifoglio e Alfabeto, Chiara Rossi, per prepararci all'incontro di venerdì 19 agosto al Parco Geotermico Le Biancane, dove parleremo e ci confronteremo con l'elemento fuoco, archetipo del nostro universo, ci propone il testo di GURDJIEFF: I CENTRI DI ENERGIA

" Se il Centro Emozionale si svuota, non si riescono a percepire più le emozioni, se il Centro Motorio è vuoto non si ha voglia neppure di raccogliere un oggetto da terra. Se è vuoto il Centro Sessuale, non si sente interesse fisico e sessuale per nessuno.Ma il disinteresse non è causato dalla qualità dell'esterno ma dal mondo interno, perché lo stato dei centri è collegato alla quantità di energie psichiche che gli mandiamo. A questo proposito Gurdjieff dice che ogni centro o parte di centro è come una macchina che quando non riceve più il combustibile, non funziona. Il combustibile va selezionato, perché anche il più grande flusso di energia fisica o meccanica non può trasformarsi in energia vitale. La massima quantità di energia psichica non può diventare energia cosciente, perciò Gurdjieff disegnò un diagramma per illustrare il discorso, e fece una scala dei 4 combustibili che muovono la macchina umana. Gurdjieff pone al livello più elevato, ossia al 4° livello l’energia cosciente, al 3° pone l’energia psichica, al 2° livello pone l’energia vitale, e al livello più basso l’energia meccanica ossia il calore, la luce, l'attività motoria, etc. Per spiegare meglio la questione dice che dobbiamo immaginare una linea che segue una sola dimensione e pensare che, anche se è infinita resta una linea retta, e non sarà mai come una superficie. Affinché possa diventare una superficie è necessario far fare, alla linea, un movimento laterale perciò è necessario fare una proiezione. Non esiste nessun aumento di superficie che possa trasformare una cosa a due dimensioni in una cosa con tre dimensioni, a meno che una superficie non si muova prendendo un’altra direzione. E l'esempio geometrico spiega perché una forma di energia sia diversa da ogni altra. Nessuna energia psichica o intellettuale ha il potere di far diventare un uomo più cosciente. L’energia della coscienza non è un’energia psichica, infatti per evolvere non è necessario essere intelligenti, ma è necessario fare degli sforzi speciali stimolati da uno Shock che sa pungolarci per stimolare l’evoluzione. L’energia della coscienza è più elevata di quella psichica perché è specifica di una sola funzione, mentre l’energia psichica indifferenziata è usata da ogni centro. Gurdjieff diceva: “La coscienza può progredire da se stessa. Un uomo può, se lo desidera e se sa come farlo, accrescere la coscienza, ma non lo può ottenere per mezzo del pensiero.” Il concetto è in assonanza con la frase di Cristo che disse: “Per mezzo del pensiero non si può aggiungere nemmeno un millimetro alla propria statura.” Dalle idee di Gurdjieff si ricavano degli insegnamenti molto concreti con vari livelli di interpretazione che sono pieni di riscontri concreti. Possiamo imparare molte cose utili sui ritmi del corpo umano soprattutto quando sentiamo la stanchezza di un centro. Se siamo stanchi di pensare possiamo impegnarci in un’attività fisica come uscire per una passeggiata oppure lavorare in giardino. Una cosa molto utile da sapere è il danno che ci viene dalle emozioni negative, dall'invidia e dalla tristezza, perché tutte le cose spiacevoli riducono la gioia di vivere. La negatività sottrae molta forza interna, perché ogni atto che ha una natura psichica entra a far parte della nostra vita psicologica, perciò restare nella negatività è un’attività molto dannosa e inutile. Le energie psichiche vanno usate per arricchire la vita interiore, e non vanno dissipate se non vogliamo che l'organismo indebolisca. Indulgere nella compassione di sé, essere invidiosi di ciò che hanno gli altri, disprezzare ciò che non si riesce ad ottenere, è un atto molto dannoso. Dire che si odia tutto tranne che il nostro magnifico e perfetto essere è un atto insensato. La necessità di lottare contro il mondo oppure il bisogno di essere completamente identificati con il mondo è il segno che non sappiamo crescere, e che siamo legati alle nostre reazioni come un asino al basto. Tutto ciò che non si perde può essere usato meglio, e se siamo più consapevoli siamo più liberi e non siamo più sfruttati dagli altri. Vediamo come la commiserazione, la compassione eccessiva, l’essere negativi con le persone e il disprezzare il mondo ci trasforma nell'essere odioso che nessuno può amare. Quando si critica tutto e tutti tranne se stessi, si diventa un essere che si crede superiore anche se non vale nulla. Il Lavoro insegna che dobbiamo perdere ogni importanza per la nostra persona, cioè ci insegna a morire per far nascere il Vero Sé. Se interrompiamo tutte le attività inutili rendiamo la nostra mente più ricettiva a vedere ciò che il Lavoro chiama la “Corda.” Una Corda è un appiglio utile per arrampicarsi in montagna. Gurdjieff offre degli amorevoli insegnamenti a tutti quelli che voglio risvegliarsi e usa una fune per aiutarci a fare la faticosa risalita."

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