IMG 20160724 WA0001Da sabato 23 luglio, gli ospiti della casa famiglia Marciana hanno un nuovo amico per la gioia di tutti quanti.

" E' arrivato un nuovo cavallo, gentilmente donato dal signor Filippo Angerame della scuderia Monokeros di Fucecchio: il cavallo, castrone belga, si chiama Go For It , ma noi per comodità lo chiameremo Ricky, come l'amico di Fonzie nella serie Happy Days - spiega Tiziana Poggetti della Casa Famiglia Marciana. - E' stato accolto calorosamente da tutti, operatori e ospiti, ma sopratutto dall'asinello Fonzie che, da quando è venuto a mancare il precedente, O'Brien, si sentiva molto solo, era caduto in depressione rifiutandosi di mangiare.IMG 20160724 WA0013 Operatori e ospiti ringraziano il Presidente, Giancarlo, che ha accettato questa donazione e il titolare della scuderia Monokeros, Filippo, nonchè la Dottoressa veterinaria Barbara De Nigris che ci ha indirizzato verso questa splendida avventura. Dopo la pausa estiva riprenderemo l'attività di terapia mediante cavallo che sarà rivolta non solo agli utenti di Marciana, ma a tutti gli utenti delle strutture Paim che vi si vorranno dedicare." L'ippoterapia, meglio detta "terapia con il mezzo del cavallo" (abbreviato TMC), è l'insieme di tecniche mediche che utilizzano il cavallo per migliorare lo stato di salute di un soggetto umano. Benefici effetti correlabili all'uso del cavallo furono intuiti in epoche remote e la prescrizione dell'equitazione a scopo terapeutico si riscontra già nell'opera di Ippocrate di Coo (460-370 a.C.) che pare consigliasse l'ippoterapia ai suoi pazienti per curare l'insonnia. In tempi moderni lo studio di questa particolare metodologia viene riproposta in termini scientifici negli anni sessanta ed attuata soprattutto nei paesi a più alta tradizione equestre come Gran Bretagna, Belgio, Germania, Stati Uniti e Nuova Zelanda. In Italia l'ippoterapia è stata introdotta da Daniela Nicolas-Citterio negli anni settanta. IMG 20160724 WA0011Questa studiosa francese ha fornito un notevole impulso alla diffusione e al corretto uso del cavallo in medicina, anche attraverso la benemerita Associazione Nazionale Italiana per la Riabilitazione Equestre. L'ippoterapia consiste nell'induzione di miglioramenti funzionali, psichici e motori attraverso l'attento uso dei numerosi stimoli che si realizzano nel corso dell'interazione uomo -  cavallo. Si distinguono quattro fasi della terapia: "Maternage": fase preliminare del paziente che, insieme al terapista, comincia il suo approccio al cavallo; Ippoterapia propriamente detta: consiste nella somministrazione degli esercizi terapeutici al soggetto malato che non si occupa direttamente dei movimenti e degli altri stimoli provenienti dal cavallo ma a questi risponde automaticamente. Questa fase è tanto più efficace quanto più attenta è la scelta e la progressione degli esercizi somministrati dalla equipe medica; RiabilIMG 20160724 WA0015itazione equestre: fase avanzata della cura. In essa il paziente controlla direttamente il cavallo attraverso le proprie azioni; Re-inserimento sociale: punto di arrivo ottimale di tutto il programma terapeutico. Il reinserimento sociale può essere realizzato attraverso il mezzo del cavallo in quella parte dei pazienti che abbiano superato i deficit psico-motori originari che erano di ostacolo alla piena affermazione della persona. In termini moderni, l'ippoterapia trova la sua indicazione, oltre che nelle patologie classiche della paralisi cerebrale infantile, dell'autismo o della sindrome di Down, anche nelle patologie acquisite in conseguenza di traumi correlati alla infortunistica stradale e del lavoro. Nell'ambito dei disturbi neuromotori la terapia per mezzo del cavallo migliora le condizioni cliniche del disabile nelle aree dell'equilibrio, del controllo posturale, della mobilità articolare e del tono muscolare, della coordinazione e dell'organizzazione spazio-temporale ed inoltre ha benefici effetti a livello psicologico e sociale. I vantaggi apportati dalle attività sportive in ragazzi portatori di handicap fisici e mentali sono ormai stati ampiamente accertati poiché, tali attività , hanno un grande effetto educativo, impongonoIMG 20160728 WA0018 l'accettazione di regole, la disciplina e l'autocontrollo e, se fatte in gruppo, aiutano la socializzazione. Il bambino, entrando subito in comunicazione con il cavallo per empatia, impara a capirlo, ad amarlo e seguirlo e questa situazione suscita serenità e distensione. Nel settore della psicomotricità , inoltre, l'ippoterapia si è dimostrata capace di influenzare positivamente l'evoluzione dello schema corporeo, l'organizzazione spazio-temporale e la strutturazione del linguaggio. L'assetto specifico del montare a cavallo rappresenta una vera e propria correzione globale contro gli schemi posturali patologici ( abduzione, semiflessione ed extrarotazione delle anche oltre alla flessione delle ginocchia e delle caviglie contrastano la tendenza alla estensione, all'adduzione, all'intrarotazione, all'equinismo ). L'ippoterapia non è indicata nei soggetti che hanno instabilità o malformazioni del rachide, scoliosi gravi, miastenia, atassie gravi, fragilità ossea. Ugualmente controindicata nelle patologie psichiatriche in cui siano presenti fobie, sia per l'animale che per l'altezza, gli attacchi di panico, gli scompensi acuti, le crisi epilettiche frequenti.IMG 20160724 WA0009

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