Il mercoledì al Centro socio-riabilitativo “Il Quadrifoglio” è Globalità dei Linguaggi, disciplina psico-pedagogica e terapeutica presente ormai da diversi anni fra le attività laboratoriali della struttura.

La Globalità dei Linguaggi, come appunto dicono le parole stesse, è un metodo ideato dalla Prof.ssa Stefania Guerra Lisi per ri-uscire ad "arrivare" all'altro, a costruire un ponte comunicativo avvalendoci di tutti i possibili linguaggi umani, in primis i linguaggi del corpo, il non verbale, il grafico-pittorico, il musicale, fino ovviamente al verbale. La Globalità dei Linguaggi (GdL) è una disciplina formativa nella comunicazione ed espressione con finalità di ricerca, educazione, animazione, riabilitazione, terapia ; è anzitutto un sapere, una scienza, una materia di studio, un campo dello scibile. In quanto disciplina formativa della persona, comporta anche un essere in un certo modo, con una certa identità. Infine, in quanto formazione professionale, per le sue specifiche finalità operative, essa comprende anche un saper fare, è cioè arte e mestiere, abilità operativa, competenza tecnica e pedagogica. Il campo, l’oggetto specifico della disciplina è, precisamente, la comunicazione e l’espressione degli e tra gli esseri umani. ‘Globalità dei linguaggi’ significa anzitutto apertura e disponibilità a tutte le possibilità comunicative ed espressive, verbali o non verbali, senza previe esclusioni. Significa poi un positivo interesse, studio, uso e pratica di quanti più possibili mezzi, linguaggi, strumenti, a cominciare da quelli fondamentali, comuni ed efficaci per la comunicazione umana, in particolare i linguaggi del corpo. In questo senso la GdL è una semiotica antropologica, bio-fisio-psicologica e sociale, oltre che una disciplina educativa o terapeutica. Come ogni disciplina propriamente tale ha un suo paradigma. Alla base sta un ordine di valori, su cui si innestano dei concetti e principi, che si sviluppano in modelli e teorie, a loro volta concretate operativamente in metodi dai quali finalmente risultano gli esemplari, le realizzazioni pratiche dimostrative dell’intero paradigma. Come ogni disciplina ha un suo ordine di valori su cui si innestano concetti e principi che si sviluppano in modelli e teorie che si vanno a concretizzare nei vari percorsi e laboratori rivolti a qualsiasi fascia di età ed utenza. "Vivere per la Globalità dei Linguaggi è arte: - ci spiegano le operatrici del centro - ognuno di noi, in quanto essere unico ed irripetibile è un’opera d’arte, “un pezzo unico”. È un vivere come esseri psico-fisici, tanto che l’esperienza, il sapere del corpo, le memorie corporee divengono tracce di espressione, lettura, ascolto. È un vivere secondo il “principio di piacere” che diviene condizione e motore di qualsiasi apprendimento, di qualsiasi evoluzione, senza sforzo e/o sacrificio, ma con passione. È un vivere con una cieca fiducia nei potenziali umani, credendo nella ricchezza apportata dalla diversità, nella diversità come valore, nella vita come valore assoluto."

 

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