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EMATOMI MUSCOLARI E IDRATAZIONE NELL'ATTIVITA' SPORTIVA

Il Direttore sportivo dell'AC Pisa 1909 Pietro Tomei : " Quando giocavo io nel calcio non c'era la cultura all'idratazione di oggi. Sono svenuto ad un allenamento."

Nella terza puntata di GeoSalute, in onda su 50canale alle 22:30 giovedì 14 aprile, si è parlato di ematomi muscolari e idratazione nell'attività sportiva. Vi invitiamo a prendere visione del video disponibile sul sito

Ospiti il Professore Michele Lisanti, responsabile del reparto di 1° Ortopedia Universitaria dell'Azienda Ospedaliera Pisana e la Dottoressa Elisa Nicoletti, nutrizionista e consulente nel settore agroalimentare, docente dei corsi di formazione in materia di igiene alimentare, qualità e celiachia, responsabile qualità e igiene alimentare presso la Cooperativa sociale Paim. In trasmissione anche Pietro Tomei, Direttore sportivo dell'AC Pisa 1909 ed ex calciatore. " Lo strappo muscolare è una grave lesione in cui si ha una percentuale significativa di rottura delle fibre del muscolo. - spiega Lisanti - Si tratta di una lesione muscolare che è particolarmente frequente in chi pratica attività sportiva; raramente ne sono coinvolti bambini o persone anziane. Definendo 4 livelli, sembra ragionevole classificare le lesioni dei muscoli nel modo seguente: contrattura muscolare, stiramento muscolare, distrazione muscolare, strappo muscolare." " Lo strappo muscolare – chiarisce il Professore - è generalmente dovuto a un’eccessiva sollecitazione muscolare (scatti improvvisi, contrazioni repentine ecc.); si tratta di un tipo di lesione molto frequente in ambito sportivo e colpisce in particolar modo coloro che praticano discipline nelle quali si effettuano sforzi muscolari di tipo esplosivo (come per esempio coloro che praticano il calcio, il rugby e il baseball nonché gli atleti che si cimentano in gare di sprint, di salto o di sollevamento pesi)." Generalmente lo strappo muscolare – continua -colpisce quegli atleti che non sono ben allenati o che non si sono adeguatamente riscaldati prima di iniziare l’attività fisica (o che addirittura non si sono riscaldati affatto); ricordiamo a questo proposito che, a prescindere dal tipo di sport praticato, un corretto riscaldamento è la forma più efficace di prevenzione degli infortuni, ivi compreso lo strappo muscolare." "Uno strappo muscolare - commenta Lisanti - può colpire una qualsiasi sede muscolare, ma alcuni muscoli sono molto più colpiti di altri (difficilmente sono coinvolte i muscoli addominali, dorsali e lombari, muscolo trapezio dell’avambraccio, della mano o del gluteo). Nelle persone che praticano attività sportiva, le zone più frequentemente interessate dagli strappi muscolari sono la coscia (muscoli adduttori, muscoli flessori e quadricipite) e la gamba (muscolo tricipite surale)." " Quanto più lo strappo muscolare è grave, tanto più sarà evidente l’ematoma.- conclude- Nella stragrande maggioranza dei casi, gli strappi muscolari sono accompagnati da edema e da gonfiore. In caso di strappo muscolare, la consulenza dell’ortopedico è fondamentale poiché nei casi più gravi è indicato l’intervento chirurgico per suturare le fibre muscolari. Le varie indagini possono essere completate con l’esecuzione di un’ecografia e/o di una risonanza magnetica. L’intervento immediato consiste in crioterapia (terapia del ghiaccio), assunzione di farmaci antinfiammatori che possono velocizzare il processo di riassorbimento dell'ematoma e dare sollievo locale ma non velocizzano il processo di riparazione e la ripresa all'attività fisica dalla quale alle volte è necessario astenersi anche per quattro-cinque mesi." Si è parlato dell'importanza del massaggio sportivo, utile nel riassorbimento dell'edema e di come, grazie alla sua tempestività sul campo, possa evitare lesioni muscolari. Altro grande tema affrontato, di importanza primaria per il benessere di tutti e non solo dello sportivo, è l'idratazione. "Lo sportivo è un soggetto a forte carenza idrica per la maggior quantità di sudore prodotta durante l'attività sportiva. - dice la Dottoressa Elisa Nicoletti - Una corretta idratazione ha importanza in tutte le fasce di età in in quanto garantisce un corretto funzionamento dell'organismo. E' essenziale mantenere il corretto bilanciamento idrico e saper ascoltare il nostro corpo non arrivando a percepire lo stimolo della sete." " Si consiglia – chiosa la nutrizionista – di arrivare alla performance fisica già idratati anche se è necessario fare una distinzione tra attività moderata e un' attività agonistica dove bisogna integrare il nostro corpo anche con sali minerali oltre che con l'acqua." " Quando giocavo io – interviene il Direttore Sportivo dell'AC Pisa 1909, Pietro Tomei – mancava la cultura dell'idratazione e in virtù di questa cattiva abitudine mi capitò di svenire durante un allenamento. Mi ricordo di ritiri con la mia squadra dove si arrivava a bere solo due bicchieri d'acqua durante i pasti. Ora, ogni venti minuti circa, il giocatore viene continuamente reintegrato con acqua e sali minerali evitando così sintomi spiacevoli come il crampo, che altro non è che mancanza di sali minerali nel corpo. "

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