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L’evento Triangolare della Solidarietà, che si è tenuto l’8 agosto presso gli impianti sportivi Piero Masoni di Fornacette, ha visto 

scendere in campo per il secondo anno consecutivo un gruppo di Atleti: educatori, medici, volontari, ragazzi con percorsi difficili alle spalle e nei loro paesi d’origine, persone afferenti al servizio di salute mentale, tutti con un obiettivo condiviso, quello di cercare di fare sport in modo sano, per divertirsi, per stare insieme e per acquisire quegli elementi che attraverso il gioco diventano utili per vivere meglio la quotidianità.

L’intento comune è privilegiare l’aspetto psico-sociale che va al di là dai luoghi comunemente deputati alla cura della malattia mentale, per spostarsi in tutte quelle strutture adibite a fare sport e che sono presenti sul territorio.

Fare attività sportiva con ragazzi portatori di disabilità intellettiva e/o psichica, è un mezzo ed un fine per lavorare con il territorio – interviene Christian Martini. Collaborare con il mondo dell’associazionismo, per il Pisa Beach Soccer, è l’obiettivo fondamentale perché, come precisa Alessandro Donati, “Crediamo che lo sport debba essere un veicolo per permettere l’integrazione”.

beach 4“I nostri ragazzi ospiti delle strutture Paim praticano sport durante tutto l’anno presso gli impianti sportivi della Bellaria Solidarietà – racconta Jessica Giusti, coordinatrice Paim dell’area Salute Mentale - Riteniamo che lo sport sia veramente una riabilitazione precoce, abbiamo potuto constatare che sui ragazzi ha un effetto davvero positivo. Anche durante gli allenamenti, d’inverno, giocano non solo tra di loro ma con dei tecnici reali: il Dott. Corretti, che è sceso in campo, è lo psichiatra di riferimento dei nostri ragazzi e il responsabile delle attività riabilitative (UFSMA) della zona Valdera, ma è anche uno schermidore, Christian Martini non solo è un educatore, ma anche un ex calciatore. Fare sport per evitare la cronicizzazione, per favorire l’integrazione reale: il fatto che i ragazzi giochino con i loro educatori, con i loro psichiatri, è un momento di vicinanza importante, è poterli vedere sotto un’altra veste.”

Non conta vincere, conta “cercare di vincere”, perché è questo il segreto in più che permette di star bene nella vita di tutti i giorni – conclude lo Psichiatra, il Dott. Giorgio Corretti.

E a vincere, si è provato in tutti i modi. La finale si è risolta ai rigori, le squadre, tutte miste, hanno disputato 3 partite, la Bellaria Solidarietà ne ha vinte 2, la Paim si è fatta valere conquistando ai rigori un secondo posto, mentre il Pisa Beach Soccer si è affezionato al 3, che è il numero perfetto, dopo il piazzamento nazionale con le partite dei giorni scorsi.

E a vincere, si è provato in tutti i modi. La finale si è risolta ai rigori.
Le squadre, tutte miste, hanno disputato 3 partite: la Bellaria Solidarietà ne ha vinte 2, la Paim si è fatta valere conquistando ai rigori un secondo posto, mentre il Pisa Beach Soccer si è affezionato al 3 posto che è poi anche il numero perfetto, dopo il piazzamento conquistato alle finali del Campionato di Serie A disputato a San Benedetto del Tronto lo scorso weekend.

La Cooperativa Paim e la Bellaria Solidarietà ringraziano tutti i partecipanti, dai ragazzi ai volontari, ai medici e agli educatori, al bar degli Impianti Sportivi che ha rifocillato tutti.

Un grazie in particolare ai giocatori del Pisa Beach Soccer Michele Di Palma, Lorenzo Vaglini, Alessandro Sprio, al Vicepresidente Fabrizio Valdrighi e al Presidente Alessandro Donati per essersi prestati all’iniziativa e all'inedita coppia arbitrale formata da Giovanni Puleo e Marco Rossi, dirigenti del Pisa Beach Soccer.

Arrivederci al prossimo anno!

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