danzamovimentoterapia

 

Il CD Luna Azzurra anche quest'anno si avvia a salutare la fantastica esperienza di DanzaMusicoTerapia che da settembre tutti i martedì pomeriggio vede coinvolti i propri ospiti per due intense ore allo spazio Nu di Pontedera in un percorso che si sussegue con energica positività da anni.

Secondo l'Associazione Professionale Italiana DanzaMovimentoTerapia ( APID ) la DanzaMovimentoTerapia è una disciplina specifica di trattamento di una pluralità di manifestazioni della patologia psichica, somatica e relazionale ma anche una suggestiva possibilità di positiva ricerca del benessere e di evoluzione personale. Gli obiettivi che si prefigge sono suddivisi in tre macro-aree : sviluppo della persona, sviluppo cognitivo e sviluppo artistico motorio. Per quanto riguarda la prima area , si cerca di acquisire lo sviluppo del proprio autocontrollo emotivo ed energetico; acquisire una maggiore conoscenza e fiducia in se stessi e nelle proprie capacità motorie, espressive, relazionali e comunicative; star bene con il proprio corpo, muovendosi in armonia e coordinazione; sapersi rapportare e relazionare con gli altri, in un contesto di gruppo; essere l'autore del proprio gesto danzato. Nella seconda area vi è l'importanza di imparare a far pratica di concentrazione; affinare il senso di osservazione; sviluppare le capacità attentive e di memorizzazione; potenziare le abilità critiche e di osservazione del proprio lavoro e di quello degli altri; lavorare sulle capacità di scelta e di proposta. Lo sviluppo artistico - motorio, la terza grande area, comprende l'aumento dell'espressività corporea, grazie all'utilizzo del processo creativo che stimola l'intera personalità, il controllo fino e grosso motorio e lo sviluppo degli schemi motori. " E' a cura del danzamovimentoterapeuta la creazione di un setting adeguato allo svolgimento dell'attività: - spiega Simonetta Ottone, socia ordinaria e Consigliera Direttivo Nazionale di APID - lo sforzo si concentra, nello specifico, sul risveglio del piacere funzionale per arrivare allo sviluppo di un'immagine corporea adeguata, attraverso: il miglioramento del controllo degli impulsi, la strutturazione del confine psico-corporeo e relazionale. In seguito si procede alla promozione della simbolizzazione delle competenze relazionali, attraverso: la fuoriuscita dell'espressione del malessere, la canalizzazione dell'espressione emotiva, la promozione della relazione, il contrasto degli effetti collaterali dei farmaci, la promozione dell'ascolto e della relazione. Queste attività possono ridurre o superare la sintomatologia (ansiosa o altra), velocizzare i processi di psicoterapia, migliorare l'efficacia dei trattamenti psicofarmacologici." " Il lavoro sarà incentrato sul movimento spontaneo, strutturato, individuale, a coppia e collettivo spesso con utilizzo di musica e di materiali; - continua la danzamovimentoterapeuta Simonetta - argomenti centrali saranno lo spazio, il ritmo, il gesto, la forma, il colore, il peso, la relazione con l'altro e con il gruppo attraverso stimoli visivi, musicali, vocali, grafico-pittorici e verbali. I metodi utilizzati saranno quello di Maria Fux e quello in Chiave Simbolica, spesso integrati. L'intervento danzamovimentoterapeutico, supervisionato da APID, richiede un confronto con l'equipe terapeutica o psicopedagogica di riferimento e rilascia periodicamente schede di osservazione individuale e/o collettive dell'utenza." "L'attività si rivolge a tutti coloro che hanno il desiderio di lavorare sull'uniore corpo-mente, ma anche a bambini, adolescenti, adulti e anziani con disabilità fisiche e /o psichiche lievi, medie e medio gravi, dipendenza da sostanze e disagio psichico:  - conclude - gli incontri sono a cadenza settimanale o bisettimanale e si possono svolgere in gruppo o in sede individuale; inoltre sono previsti colloqui periodici con i familiari e le figure di riferimento dell'utente."

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