NOTA! Questo sito utilizza "Cookie strettamente necessari" e "Cookie di Google Analytics".

Se non si modificano le impostazioni del browser, l'utente accetta. Per saperne di piu'

Approvo

Cookies

I "cookies" sono delle informazioni che vengono trasferite sull'hard disk del computer dell'utente da un sito web.
Non si tratta di programmi, ma di piccoli file di testo che consentono ai siti web di memorizzare le informazioni sulla navigazione effettuata dall'utente e di rendere tali informazioni accessibili nel corso della navigazione sul web ad opera di altri siti che utilizzino questo strumenti.
La maggior parte dei siti web utilizza i cookie poiché fanno parte degli strumenti in grado di migliorare l'esperienza di navigazione degli utenti. I cookie permettono ai siti web di offrire servizi personalizzati (per esempio, ricordare un accesso, conservare i prodotti nel carrello o mostrare contenuti importanti).
Ci sono diversi tipi di cookie: i cookie temporanei (o cookie di sessione) che si cancellano automaticamente con la chiusura del browser e i cookie permanenti che non vengono cancellati ma restano finché non vengono appositamente cancellati o fino alla data di scadenza definita dal sito stesso.
La maggior parte dei browser accetta i cookie automaticamente; l'utente, tuttavia, può disattivare i cookie dal proprio browser, ma in tal caso occorre ricordare che si potrebbero perdere molte funzioni necessarie per un corretto funzionamento del sito web.
Quanto ai cookies in concreto utilizzati in questo sito, essi sono limitati a quelli normalmente definiti come "Cookie strettamente necessari", in quanto essenziali per la navigazione dell'utente nel sito web e per l'utilizzo delle sue funzionalità come l'accesso ad aree protette del sito e senza i quali i servizi richiesti dall'utente, come fare un acquisto, non possono essere forniti, ed a quelli noti come Targeting Cookie o Cookie di pubblicità, che, diversamente dai primi, vengono utilizzati per inviare annunci mirati all'utente in base ai suoi interessi. Sono anche utilizzati per limitare il numero di volte in cui l'utente visualizza una pubblicità e per valutare l'efficacia della campagna pubblicitaria. I cookie memorizzano il sito web visitato dall'utente e tale informazione viene condivisa con terze parti quali gli inserzionisti.
I browser più comunemente in uso consentono comunque la disabilitazione anche di questo genere di cookies.
Per la disattivazione dei cookie è possibile consultando la guida del proprio browser.
Per maggiori informazioni su Google Analytics puoi consultare: https://www.google.it/intl/it/policies/technologies/types/

Link Informativa completa:
https://www.paimcoop.org/images/privacy_policy.pdf

Voluti da Ferdinando de’ Medici nel 1622 i dromedari sono i più antichi abitanti del Parco di San Rossore; questi animali con un fascino magico e fiabesco , sono rimasti fino alla Seconda guerra mondiale. La latitudine è certamente incongrua eppure questi strani animali dal passo lento e gli occhi dolci appartengono alla storia della Toscana e del Parco naturale di San Rossore - Migliarino, già residenza estiva di re e presidenti della repubblica.

Arrivarono nella tenuta e sulla spiaggia nel 1622 su volere di Ferdinando II de’ Medici, appassionato di animali esotici, e ci restarono sino al secondo conflitto mondiale. Alcuni animali furono introdotti più tardi come regalo a sua maestà del generale Arrighetti che li aveva conquistati ai turchi nella battaglia di Vienna del 1683. Di donazioni in donazioni e anche con qualche nascita i dromedari arrivarono a quota 196 nel 1789. Poi iniziò il declino. Si racconta che per oltre tre secoli i visitatori del parco li chiamassero i «cammelli pendenti», per la loro vicinanza a Pisa e al famoso campanile e furono cavalcati da principesse, re e regine. Da tre anni i dromedari, per volere del Direttore del Parco, Andrea Gennai, sono tornati a popolare la struttura in località " Boschetto " costruita appositamente per loro nell'800. 20160627 095939Perchè i dromedari, che i pisani chiamavano cammelli, sono storicamente legati a San Rossore, alla pineta e alla spiaggia. Stavolta non hanno solo una funzione estetica, ma incrementano il turismo e veri e propri percorsi di educazione ambientale con le scuole: dai più piccoli sino all'Università. Sono animali straordinari capaci di adattarsi anche a ambienti che non li appartengono. Friederich Nietzsche un’estate se li trovò di fronte cinque durante un viaggio a Pisa e dintorni e ne rimase affascinato e li descrisse chiamandoli, anche lui, impropriamente cammelli. La principessa Jolanda di Savoia, poi, ne era innamorata. E decise persino di farsi immortalare su uno «dei cammelli» come è documentato nel libro «La Tenuta di San Rossore» scritto da Castelli e Tomei. C’erano ancora i dromedari quando a San Rossore Vittorio Emanuele III firmò le vergognose leggi razziali.  Nel rispetto di una natura rigogliosa e incontaminata che si estende per 23 mila ettari si sono perfettamente adattati a questo Eden e con il loro portamento elegante...fanno sognare sopratutto i più piccoli. " La prospettiva - spiega Fabio Tani, un dipendente del Parco - è quella di farli riprodurre per non far esaurire così una tradizione storica affascinante e allo stesso tempo utile: grazie a loro, infatti,  evitiamo di portare i mezzi meccanici sulla spiaggia e ciò permette di mantenere l'habitat naturale intatto e non inquinato. 20160627 110156Inoltre - continua - grazie alle grandi casse di legno che trasportano sulla loro gobba, ci aiutano nella raccolta differenziata : carta, plastica e vetro. " I bambini dell'Asilo Nido San Rassore oggi hanno fatto amicizia con Piccola e Sultan, i due dromedari più grandi e hanno portato, con l'aiuto delle insegnanti, nelle loro cassettine vari materiali: la plastica nel primo, il vetro nel secondo e la carta nel terzo. Hanno giocato con loro sperimentando due paroline magiche: up per farli alzare e down per farli mettere seduti !!! . Poi hanno conosciuto i cavalli agricoli da tiro pesante rapido, oggi sostituiti dalle moderne macchine agricole e dai trattori e i Monterufolini, specie in via di estinzione. In questa cornice veramente speciale..non poteva mancare un pranzo al sacco prima di tornare all'asilo...con il trenino del Parco...!!!20160627 111111

NEWS