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" Dici: è faticoso frequentare i bambini. Hai ragione. Aggiungi: perché bisogna mettersi al loro livello, abbassarsi, scendere, piegarsi, farsi piccoli. Ti sbagli. Non è questo l'aspetto più faticoso. E' piuttosto il fatto di essere costretti a elevarsi fino all'altezza dei loro sentimenti. Di distaccarsi, allungarsi, sollevarsi sulle punte dei piedi. Per non ferirli." recita la poesia di Janusz Korczak, scrittore e pedagogista polacco.

Ieri, durante la restituzione ai genitori delle attività di inserimento e ambientamento svolte al Nido nell'Albero da settembre ad ora, un'educatrice ha letto questa poesia per far capire lo spirito con il quale il personale educativo accoglie i loro figli. I genitori hanno preso visione dei cartelloni che ripropongono, attraverso foto, le attività che si ripetono regolarmente nelle due sezioni miste, specchio e smeraldo, chiamate "routine". Le routine costituiscono una serie di momenti che si ripresentano nell'arco della giornata in maniera costante e ricorrente, caratterizzati da cura, benessere, intimità, relazione affettiva: il pranzo, l'igiene personale, il sonno, il gioco libero. Soddisfano bisogni fondamentali dei bambini ma possiedono una valenza importante di orientamento rispetto ai tempi e al succedersi delle diverse situazioni nella giornata a scuola; inoltre, potenziano molte competenze di tipo personale, comunicativo, espressivo, cognitivo. Le routine facilitano la memorizzazione di semplici sequenze di azioni comuni e rendono i bambini partecipi a livello cosciente di gesti e comportamenti che spesso noi adulti eseguiamo e facciamo eseguire in modo meccanico, senza prestare grande attenzione. I bambini le vivono con piacere, in un clima di condivisione, con la sicurezza che proviene dai gesti abituali, dal rispetto di orari consueti; sanno cosa aspettarsi e partecipano attivamente, attratti sia dalla riproposizione di azioni conosciute che da piccole novità e cambiamenti che introduciamo al momento giusto o che loro stessi suggeriscono. " Il pranzo è preceduto da un simpatico rituale : - spiega un'educatrice - un bambino a rotazione fa il cameriere e distribuisce i bavagli a tutti gli altri. La finalità è quella di incentivare l'autonomia e di accogliere il pranzo con uno spirito allegro e positivo, infatti i bambini cantano canzoni prima di sedersi a consumare il pasto. Anche il momento dell'igiene personale, che precede il sonno,  viene vissuto con una nota di divertimento : formiamo un trenino che accompagna i piccoli al dormitorio dove si lavora sulla fiducia con la figura dell'educatrice, necessaria per abbandonarsi al sonno e infine il gioco libero dove si possono esprimere liberamente e ciò consente a noi di osservarli e imparare quindi a conoscerli ; - continua un'altra educatrice - nel gioco libero insistiamo molto sul concetto di condivisione, fondamentale per la loro crescita personale e di percezione dell'altro." Infine è stato proiettato il video " Inserimento / Ambientamento anno educativo 2016/2017 " con i momenti salienti delle attività svolte da settembre ad ora : la manipolazione dell'insalata, della zucca per la festa di Halloween, della castagna, delle foglie; l' esplorazione sonora, la manipolazione della carta per scoprire tutte le parti del corpo con il tatto, l'apparecchiatura e l' attività motoria. " In programmazione per quest'anno - spiega la referente di struttura, Tania Bini - c'è la lettura del libro La vita vera di un bruchino (che si è salvato dal finire nel pentolone del minestrone) e scopriremo che anche un orto può essere un luogo magico, pieno di odori, colori, particolari da notare e di cui fare tesoro. La vita di un bruchino diventerà così un’avventura nell’orto e ci consentirà di conoscere da vicino gli alimenti, in particolare le verdure, per creare infine un libro tattile/ sensoriale con tutte le nostre esperienze. " 

 

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