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Fotolia 96380216 MIl progetto di ricerca " Il ruolo nell'adulto nella crescita socio-emotiva dei piccoli: credenze, pensieri e pratiche delle educatrici al nido", in procinto di partire al Nido nell'albero, si inserisce in un’area che incrocia temi di rilevanza psicologica e pedagogica, qual è quella della socializzazione emotiva al nido.

Il progetto nasce dalla collaborazione tra Enrica Ciucci, ricercatrice presso il Dipartimento di Scienze della Formazione e Psicologia dell’Università di Firenze e ricercatrici e docenti di Milano Bicocca. " Per la realizzazione di questo progetto sul territorio toscano intendiamo avvalerci della collaborazione di studentesse laureande nel Corso di Laurea Magistrale di Psicologia del Ciclo di Vita e dei Contesti e di Laurea Magistrale di Psicologia clinica e della salute e neuropsicologia dell’Università di Firenze e studentesse del Master in Coordinamento pedagogico di nidi e servizi per l’infanzia dell’Università di Firenze. - spiega Enrica Ciucci -  Una parte dei dati che si potranno ricavare dalla realizzazione di questo percorso di ricerca saranno oggetto di studio per le loro tesi di laurea/master. La qualità delle relazioni che i bambini vivono nei primi anni di vita sono di cruciale importanza, perché è da queste che essi possono trarre vantaggio al fine di sviluppare un buon adattamento sociale, una salute mentale stabile, una globale condizione di benessere che permetterà loro di affrontare con efficacia le criticità della vita (Schaffer, 2004; Dunn, J. & Brown, J., 1991). "  " Ciò che rende vitali queste prime relazioni è la loro densità emotiva. Le relazioni tra pari e con gli adulti di riferimento sono infatti cariche di emozioni (felicità e tristezza, amore e odio, vergogna e colpa) che danno rilevanza e valore alle esperienze di vita quotidiana attraversata dai bambini. - spiega la Dott.ssa Ciucci - E’ durante l’interazione con questi altri significativi che i bambini hanno l’opportunità non solo di osservare come le persone maneggiano i propri sentimenti e le proprie emozioni, ma anche come il loro comportamento influisca sugli altri. La ricerca pedagogica e psicologica ha infatti evidenziato, da ormai molti anni, come diversi contesti di socializzazione concorrano a definire e plasmare i percorsi di crescita dei bambini. A partire dal ruolo fondamentale attribuito al contesto familiare, sono via via stati messi in rilievo i contributi di altre rilevanti agenzie educative, in particolare il nido e la scuola dell’infanzia." " In questa prospettiva, sono stati sottolineati la complementarietà e l’intreccio di ruoli e funzioni svolti da genitori, fratelli, nonni, educatrici nel forgiare i percorsi di sviluppo dei bambini. - conclude - Coerentemente a queste considerazioni, è opportuno anche evidenziare che la ricca esperienza del nostro gruppo di lavoro, maturata attraverso una serie di interventi formativi in contesti educativi per la prima infanzia, ha permesso di constatare una crescente consapevolezza da parte delle educatrici sul tema della corresponsabilità educativa con le famiglie, anche in merito allo sviluppo delle competenze emotive dei piccoli di cui quotidianamente si prendono cura al nido. La domanda di formazione da parte di educatrici ed insegnanti sui temi che riguardano le emozioni e la comunicazione nella relazione educativa è sensibilmente aumentata negli ultimi anni, anche a fronte della crescente complessità dei contesti educativi in cui si intrecciano e si incontrano mondi e modelli culturali profondamente lontani e spesso molto diversi."  Il percorso di ricerca-formazione ha quindi come oggetto il ruolo dell’adulto nella crescita emotiva dei piccoli al nido. Gli studi psicologici mettono in evidenza che i bambini sviluppano le loro competenze emotive in diversi modi. Per esempio, osservando le espressioni emotive manifestate dagli altri, specialmente gli adulti significativi di riferimento. Inoltre, i bambini traggono importanti informazioni su come gestire le emozioni in base alle risposte positive o negative (attenzione, supporto, conforto, disinteresse ecc) che ricevono dagli adulti alle loro espressioni emotive. E ancora i bambini imparano attraverso insegnamenti espliciti che l’adulto offre nell’ambito di conversazioni sulle emozioni. A loro volta, le pratiche degli adulti nella regolazione delle condotte emotive dei bambini, sono plasmate e orientate da diversi fattori, tra cui i valori, le idee e le rappresentazioni culturali sulle emozioni. Per esempio, la ricerca scientifica in questo ambito mostra che i genitori che danno rilevanza alle emozioni sono più orientati a promuovere questo tipo di esperienze nei bambini e ad accompagnarli nella loro crescita emotiva (Denham & Kochanoff, 2002; Gottman et al., 1997). Viceversa, genitori che ritengono le emozioni irrilevanti o addirittura nocive, tenderanno a proteggere i loro figli da esperienze emotivamente dense (Eisenberg et al., 1998). Alla luce di questa premessa, la ricerca si propone di osservare e descrivere le pratiche dell’educatrice e i comportamenti dei bambini quando questi si trovano ad affrontare specifiche situazioni emotivamente connotate, esplorare la relazione tra le pratiche delle educatrici e le loro idee/credenze circa il loro ruolo nella crescita emotiva dei bambini al nido, nonché esplorare il legame tra le pratiche delle educatrici e alcune competenze socio-emotive dei piccoli. Si prevede nella realizzazzione di questo progetto la partecipazione solo ed esclusivamente dei bambini di 2-3 anni e dei rispettivi educatori e genitori. Lo studio si svolgerà nella sede del nido in cui le educatrici lavorano e richiederà il coinvolgimento delle educatrici dei bambini dei genitori.  L’impegno maggiore sarà richiesto alle educatrici a cui verrà chiesta la disponibilità ad essere videoregistrate nello svolgimento di tre compiti con i bambini. Per realizzare la videoregistrazione delle situazioni che coinvolgono i bambini, occorrerà il consenso firmato dai genitori. Inoltre, alle educatrici si richiede la compilazione di due questionari sui temi della ricerca e la descrizione (in forma scritta) di ciascun bambino del suo gruppo. Ai genitori verrà chiesta la disponibilità a compilare due questionari, relativi alle competenze emotive e sociali del rispettivo figlio/figlia. Il coinvolgimento dei bambini consisterà in una semplice prova di riconoscimento delle emozioni che verrà condotta individualmente all’interno del nido da un membro del gruppo di ricerca (solo dopo una fase di familiarizzazione con i bambini). A fronte dell’impegno e dell’investimento richiesto, l’equipe di ricercatori offre un’opportunità formativa che mira ad un duplice scopo: sollecitare una riflessione critica sul tema delle emozioni nella relazione educativa, rispetto a cui le educatrici potranno confrontarsi e promuovere nelle educatrici l’acquisizione di nuove modalità e strategie comunicative per contribuire con maggiore responsabilità e consapevolezza allo sviluppo emotivo, e dunque al benessere dei bambini di cui si prendono cura quotidianamente. Le videoregistrazioni realizzate potranno essere infatti visionate e discusse nell’ambito di un incontro formativo organizzato ad hoc ed esteso a tutto il collegio, con lo scopo di aprire un dibattito e confronto sui temi della ricerca.

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