20161024 160604A tre mesi dall'inizio del progetto all'interno della fattoria Monte Spazzavento, possiamo tracciare un primo feedback sull'esperienza.

" L'attività si svolge con cadenza settimanale; il gruppo di bambini, sei per la precisione, si mostra motivato e collaborativo, all'interno di un contesto naturale che è terreno fertile per far emergere le risorse di ciascun ragazzo e, parallelamente, lavorare sui comportamenti problema. - spiega Catia Bacci, la responsabile del progetto superAbile - L'ambiente naturale permette ai ragazzi di sentirsi liberi di esprimersi, rispettando tempi e modalità propri e del gruppo, e di entrare così in contatto con un mondo di relazioni con l'altro e per l'altro. Attività, percorsi, strategie di intervento, obiettivi sono condivisi tra il coordinatore del progetto, le educatrici e il tecnico dell'attività." " Il team di tecnici conosciuto in questa nuova esperienza, ha accolto bambini, educatrici ed idee, con grande propositività, contribuendo a creare un clima di lavoro disteso e collaborativo, che rende ancor più fruttuoso il contesto nel quale andiamo a svolgere le attività. - continua la responsabile - Dopo una prima fase di familiarizzazione del gruppo con il contesto fattoria e con gli inquilini che la abitano, è stato possibile strutturare una giornata tipo, flessibile di volta in volta sulla base delle inclinazioni del gruppo stesso. La giornata tipo prevede: accoglienza del gruppo, strutturazione di attività laboratoriale ed esperenziale, cura degli animali, aggiornamento del quaderno dei resti, gioco libero e merenda. La fattoria si presenta come una vasta area, ricca di stimoli e potenzialità, che i bambini stanno imparando a conoscere e rispettare. Vi è un grande recinto dove gli animali vivono insieme in libertà: galline, galli, oche, anatre, tacchini, conigli, pecore : i ragazzi, con la mediazioni di educatori e tecnico, si prendono cura degli animali, dando loro da mangiare e da bere, e del loro spazio di vita, occupandosi della pulizia e della raccolta, ad esempio, delle uova deposte." " Gli animali sono grandi mediatori relazionali, l'attenzione e la cura verso di loro fa riflettere i bambini sull'importanza del rispetto dell'altro e fa loro acquisire maggiore consapevolezza e padronanza delle capacità di interazione sociale, da poter generalizzare poi nei vari contesti di vita. La fattoria, si snoda lungo l'antica mulattiera che da Avane conduce al monte Spazzavento; a disposizione dei bambini vi sono sei ettari di uliveto, tutti terrazzati. In questi mesi è stato portato avanti il percorso relativo all'oliva, articolato in varie fasi: conoscenza dell'oliva e dell'ulivo, raccolta delle olive, conoscenza della frangitura delle stesse, anche grazie ad un'uscita didattica presso un frantoio di zona, uso dell'olio franto per merenda. Nei prossimi mesi ci proponiamo di approfondire tale tematica, facendo conoscere ai bambini la storia del territorio, l'incendio e la successiva bonifica del monte, le modalità di cura dell'uliveto, fino alla vera e propria realizzazione di un muretto a secco, parte del terrazzamento." "Abbiamo, inoltre, iniziato la realizzazione di un piccolo orticello, interamente creato e curato dai ragazzi che andrà curato e mantenuto durante tutti i prossimi mesi. - conclude Catia Bacci - A protezione dell'orticello, i bambini hanno anche realizzato uno spaventapasseri, utilizzando materiali di recupero. La realizzazione del quaderno dei resti, con foto, immagini e didascalie dei bambini in attività occupa una porzione settimanale del tempo a nostra disposizione. Questo strumento, molto gradito dai bambini, è un filo conduttore importante tra i vari contesti di vita poiché gli permette di raccontare e raccontarsi a compagni ed adulti di riferimento, attraverso l'ausilio del visivo. Gioco libero e merenda, poi, sono spazi indispensabili per il gruppo; la condivisione del momento più destrutturato e aperto alla fantasia fa sentire bambini e operatori ancor più parte di un'unica squadra. Ci sono, quindi, i presupposti e le potenzialità per poter lavorare sugli obiettivi prefissati che coinvolgono le varie aree di sviluppo (relazionale-sociale, comunicativa, esperenziale, emotivo-espressiva, cognitiva), calibrando obiettivi specifici per ciascun bambino, senza perdere mai di vista la dimensione di gruppo. Proposta in più che stiamo cercando di portare avanti è quella di apertura al territorio; le educatrici referenti dell'attività stanno proponendo alla classe di ciascun bambino, tramite i contatti con le insegnanti, di effettuare una gita scolastica presso la fattoria stessa, in modo da rendere partecipe attivamente il gruppo classe di quella che è l'esperienza del loro compagno. La fattoria didattica, infatti, offre svariati itinerari didattici per bambini e ragazzi modulati in base all'età e al ciclo di studio."

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