Nel museo del Laboratorio della legalità c’è molto più di opere e muri: c’è un bene confiscato alla mafia (casa della famiglia Provenzano), un Comune, quello di Corleone, che ha dato il via ad una operazione culturale non indifferente, delle associazioni del territorio che hanno deciso di dare il proprio contributo condividendo uno spazio e soprattutto un cammino.
Come sempre l’entusiasmo è stato l’ingrediente principale dell’incontro : anche lunedì 23 maggio la stanza allestita al Borgo dei Colori per la seconda lezione di Pet Therapy con i cani dell’Associazione Dog’s era affollatissima di ragazzi desiderosi di partecipare e imparare nuove tecniche.
Il sole sorge presto a Corleone e la mattinata dei nostri viaggiatori si è svolta visitando un terreno di 7 ettari coltivato a pomodori confiscato ai nipoti di Totò Riina dove Salvatore Ferrara, socio della Cooperativa Lavoro e Non Solo, ha spiegato ai nostri ragazzi i tempi di semina, la raccolta di pomodori e come vengono lavorati biologicamente.
Il 23 maggio è ormai, da 24 anni a questa parte, un giorno che viene indissolubilmente associato a uno degli eventi più bui della storia dell’Italia e soprattutto della lotta alla mafia.
La prima giornata del Campus a Corleone ha visto gli ospiti della CF Marciana e i ragazzi della RSD Borgo dei Colori di Lorenzana recarsi alla Casa Memoria di Peppino Impestato a Cinisi